TUTORI
Quando parliamo di splint o tutori ci riferiamo ad apparecchi che applicati sopra o attorno ad un segmento leso aumentano, migliorano o controllano una funzione compromessa.
I tutori vengono costruiti utilizzando materiale termoplastico scaldato a bassa temperatura (75°) e devono essere confezionati da terapisti specializzati. Lo splint, fisso o removibile, può essere utilizzato per patologie legamentose, infiammatorie tendinee, di sovraccarico muscolare, artrosiche degenerative o fratture, sia per il trattamento conservativo che post chirurgico.
L'obiettivo dei tutori nella patologia del polso si diversifica a seconda dell'indicazione scelta: può essere di protezione e corretto posizionamento di strutture lese o infiammate, può aiutare nel recupero del movimento utilizzando leve dinamiche, può sostituire una funziona persa o deficitaria, può servire come feedback per guidare un movimento specifico.
L'utilizzo di materiale termoplastico per il confezionamento dei tutori non è un concetto nuovo: già negli anni '70 fecero l'apparizione i primi materiali utilizzati a bassa temperatura, e una decina di anni dopo furono disponibili sul mercato alcuni dei prodotti che si utilizzano anche al giorno d'oggi, seguiti a ruota dall'introduzione del neoprene. In questo sviluppo, sono cambiati anche i parametri e le metodiche di costruzione; da tutori grezzi e costrittivi si arriva al concetto di tutore "low profile" che rappresenta caratteristiche di ergonomia, praticità, comfort, con rispetto sia delle strutture da proteggere ma soprattutto di quelle che devo essere lasciate libere.
Nel confezionare tutori per il polso, è più che mai fondamentale che vi sia un'adesione il più possibile completa a questa filosofia: sulla base delle conoscenze anatomiche e biomeccaniche, il terapista deve saper immobilizzare solo i singoli distretti interessati dalla patologia per non incorrere in conseguenze secondarie dovute da una scorretta immobilizzazione come rigidità articolari, punti di pressione, edemi localizzati fino ad arrivare a situazioni più gravi come l'insorgenza dell'algodistrofia.
Dopo un trauma o un intervento chirurgico al polso la mano si può gonfiare, causando dolore e impotenza funzionale: in questi casi è d'obbligo dare al paziente alcuni esercizi da eseguire con le dita per ripristinare da subito il movimento completo, controllando l'immobilizzazione in modo che non diventi stretta e promuovendo l'utilizzo del ghiaccio; anche la più minima disattenzione o leggerezza da parte del medico o del terapista nella gestione del tutore può portare a gravi conseguenze ed è quindi consigliabile fissare follow up di controllo costanti.